Archivio Mensile: Aprile 2013

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Non hanno fatto parlare Cremaschi? Ben gli sta.

Bene bene. Chi di spada ferisce, di spada perisce. Sembra che nella riunione dei direttivi di CGIL, CISL e UIL non abbiano lasciato parlare Cremaschi. Cremaschi ricorda che nell’assemblea del I ottobre 2011, svolta nel Teatro Ambra Iovinelli, c’era un gruppo, gli organizzatori del convegno di Chianciano “Fuori dall’euro fuori dal debito” al quale non fu consentito di parlare? Ebbene ero io che dovevo prendere la parola, se mi fosse stato consentito: avrei parlato contro...

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NORD E SUD DELL’EUROPA, L’UNIFICAZIONE IMPOSSIBILE

Il filosofo Oswald Spengler, che pure non amava Hitler, considerava gli europei del Sud una razza inferiore e gli italiani un popolo di colore. Da più di trent’anni il settimanale più venduto in Germania ripete periodicamente, con qualche ovvia cautela, lo stesso concetto. L’ultima volta è avvenuto dopo il tragico incidente dell’isola del Giglio: non c’è da meravigliarsi, ha scritto infatti “Der Spiegel”, che il capitano della Costa Concordia fosse italiano, un tedesco o un...

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IL PROTEZIONISMO E I SUOI NEMICI

di J. Sapir* Le Monde Diplomatique pubblicato su Appello al Popolo il 15 gennaio 2012 L’ampiezza e la profondità della crisi hanno rilanciato il dibattito sul protezionismo. Dibattito sensibile, a giudicare dalla virulenza dei difensori del libero scambio trasformato in feticcio. Con una presentazione dei fatti che camuffa la verità per ignoranza o disegno, il protezionismo viene presentato come un vero tabù. Il rifiuto di riconoscere il libero scambio come causa dell’attuale tormenta dimostra che...

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LE MENZOGNE DI REINHART E ROGOFF: IL DEBITO PUBBLICO NON E’ LA CAUSA DELLA RECESSIONE

di Piero Valerio In questi giorni sta montando un ampio dibattito a livello mondiale (del tutto ignorato in Italia, ma questa non è una novità, visto che noi abbiamo ben altre faccende a cui pensare, come votare nientedimeno che Romano Prodi, la Thatcher nostrana versione mortadella ruspante, al Quirinale: quando si dice il nuovo che avanza!) sugli errori commessi dai celebri economisti di Harvard Ken Reinhart e Carmen Rogoff nel calcolo della correlazione fra alto...

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Liberarsi dell’Unione europea

Monti è stato sconfitto. Molti hanno odiato Monti per l’austerità. Altri hanno disprezzato in Monti il neoliberista. Altri si sono indispettiti per il professore che parlava inglese in Parlamento. Altri ancora hanno intravisto in Monti l’Unionista. Sono i più profondi: l’Unione europea è austerità, liberismo ed elitismo. Ci libereremo dell’austerità, del liberismo e dell’elitismo soltanto liberandoci dell’Unione europea.

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Crisi per tutti ma non per la speculazione finanziaria

Gaetano Colonna Clarissa La chiusura del primo trimestre 2013 porta buonissime notizie all’alta finanza internazionalizzata. Goldman Sachs ha ottenuto un utile di 2,2 miliardi di dollari; Citigroup di 3,8 miliardi; Wells Fargo 5,7 miliardi; JPMorgan addirittura di 6,53 miliardi di dollari. BlackRock, il gigante mondiale degli investimenti speculativi di cui ci siamo più volte occupati, ha toccato il record assoluto della sua storia, 3.900 miliardi di dollari in investimenti, con un profitto di 632 milioni...

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Antonio Martino: manuale del “perfetto neoliberista”

di Andrea Franceschelli (ARS Abruzzo) In questo video del 20/09/2012, Antonio Martino idolatra il neoliberismo elogiandone i caratteri principali: diminuzione della spesa pubblica compiuta attraverso la distruzione dello stato sociale, ma preservando la spesa pubblica bellica; irrinunciabilità della moneta unica; esaltazione del fenomeno globalista (globalizzazione); benefici derivanti dall’uso di OGM; benefici derivanti dalla libera circolazione dei capitali; Per quanto tempo ancora dovremo sopportare tanta insolenza?

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La lotta per un nuovo Risorgimento

Il cinquanta per cento degli italiani di oggi appartiene alle generazioni nate dopo la regressione antropologica che, a partire dagli anni del boom economico, ha trasformato in poltiglia informe di consumatori un popolo materialmente povero e arretrato ma fatto di esseri ancora umani. Un italiano su due, dunque, non ha conosciuto né “praticato” una cultura diversa da quella, di matrice anglosassone, che ha ridotto il mondo a pura merce e che, ben lontana dall’essere realmente...

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Lo stallo italiano e la governabilità

Dicono (i mass media e l’establishment) che in Italia c’è un problema di legge elettorale, ma il problema che essi vedono non è che l’attuale legge elettorale (il cosiddetto porcellum) sputa sulla Costituzione, impedendo l’elezione diretta dei propri rappresentanti (artt. 56 e 58 ) (1). No, il problema che essi vedono è la cosiddetta governabilità. Eppure con quattro grandi coalizioni non ha senso che ad una venga data la maggioranza assoluta, perché in tale caso...

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CONCETTO MARCHESI: PRINCIPII COSTITUZIONALI RIGUARDANTI LA CULTURA E LA SCUOLA

RELAZIONE del deputato MARCHESI CONCETTO sui PRINCIPII COSTITUZIONALI RIGUARDANTI LA CULTURA E LA SCUOLA presentata nella I Sottocommissione dell’Assemblea Costituente  Concetto Marchesi AVVERTENZA Pensavo che in una Carta Costituzionale si potesse bensì affermare il diritto all’istruzione nel titolo che determini le libertà politiche e i diritti del cittadino: ma che il complesso dei temi particolari riguardanti lo sviluppo della cultura nazionale e l’ordinamento della scuola spettasse alla competenza di altra Assemblea e dovesse perciò essere...

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L’INCUBO DEL CAPITALE: LA LIBERTA’ DEI POPOLI

Stefano D’Andrea Dice Angela Merkel e con essa tutta la elite politico-finanziaria: se crolla l’euro crolla l’intero ordine giuridico europeo. Rispondiamo: lo sappiamo. E infatti non ci sono altre ragioni per uscire dall’euro se non quella di perseguire la disintegrazione dell’ordine giuridico europeo. La verità è che faranno di tutto per salvare l’ordine giuridico europeo. E noi, che vorremmo distruggerlo, non abbiamo, apparentemente, alcun potere di incidere sul corso degli eventi. Soltanto apparentemente, non abbiamo...

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Andreatta e Prodi, Maestro e discepolo delle “riforme strutturali”

di Andrea Franceschelli In questo video emerge chiaramente il legame ideologico (e non solo) che lega Beniamino Andreatta a Romano Prodi. Il maestro e il discepolo delle riforme strutturali che hanno distrutto il tessuto sociale, industriale ed economico italiano a partire dalla fine degli anni ’70. Con serafica tranquillità Prodi ripercorre alcuni passaggi chiave dello scempio effettuato ai danni del popolo italiano dal “Maestro” Beniamino Andreatta. La crisi, la povertà e le sofferenze che gli...

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Beniamino Andreatta e Giuliano Amato: “Compagni di giochi” nel saccheggio ai danni della spesa pubblica.

E’ disarmante ascoltare discorsi di politici che hanno “giocato”, per loro stessa ammissione ed in grande complicità, ai danni delle istituzioni democratiche previste dalla Costituzione: “Passavamo lunghi pomeriggi insieme facendo rassegne della spesa pubblica e rassegne di ciò che potevamo fare giocando i rispettivi ruoli, lui di Presidente della commissione, io di ministro per arrivare allo stesso risultato. Scoprimmo un sacco di cose insieme che non andavano nella spesa pubblica, ed insieme congegnammo delle soluzioni...

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Riconquistare la sovranità interiore

Giampiero Marano “Il conflitto è padre di tutte le cose“, diceva il sapiente Eraclito. La cultura contemporanea ha censurato questa verità primordiale, ed è come se avesse censurato il mondo stesso: in tutti i campi, dalla politica alla letteratura, ha lavorato senza sosta, con un’ipocrisia e una protervia insuperabili, per smussare le punte estreme e rischiose del pensiero, per mettere a tacere le voci più intransigenti, virili, radicali. Negli ultimi venti o trent’anni gli individui...

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L’inno della riscossa

Stefano D’Andrea Stiamo vivendo una fase storica caratterizzata, in molti popoli o in molte rilevanti minoranze nazionali, dalla rinascita di un “sentimento” di indipendenza, o dall’intuizione che l’indipendenza potrebbe “convenire” e persino essere la “strada obbligata” per uscire da quella che è percepita come una situazione di crisi. E si ragiona solo sul piano economico; perché se si tenesse conto dei profili culturali, sociali e antropologici, l’indipendenza apparirebbe immediatamente come il faro luminoso. In casi...

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Hollande: “EuroCrisi risolta, ma l’Italia resta fragile”. In realta’ la Francia e’ messa malissimo. Tutti i dati.

L’INTERVENTO DI HOLLANDE ”Abbiamo risolto la crisi dell’euro ma alcuni Paesi, come l’Italia, restano fragili”. il presidente francese Francois Hollande è intervenuto così in diretta su France 2, precisando che Italia, Spagna, Portogallo e Belgio sono ancora “in recessione“. Anche la Francia è “a crescita zero” e non crea occupazione, ha precisato Hollande, sottolineando che proprio per questo “ho il dovere di ripristinare la crescita e l’obbligo di riuscire la mia missione perché questo Paese...