SOVRANISMO

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7 risposte

  1. Durga ha detto:

    Per me, a parte alcuni principi essenziali, e' inutile discutere ora se la nuova Italia dovra' avere una politica un po' piu' socialista o un po' piu'  liberista (non in modo demenziale come adesso). Prima bisogna recuperare la sovranita', e tutti i movimenti interessati dovrebbero collaborare, di ds, di sin e anche autonomisti, come hanno sempre fatto tutti i movimenti di Resistenza seri. Poi si vedra'.

  2. oscar ha detto:

    So che l’articolo è un po’ vecchiotto ma sono contento di averlo riletto con calma perchè mi tranquillizza.
    Sono d’accordo con la posizione chiara che Stefano ha sottolineato circa le finalità dell’Associazione specie al punto 5, ultimo capoverso. Infatti leggendo alcuni articoli e commenti avevo temuto che si peccasse di ingenuità non tenendo conto di alcune realtà storico-sociali esistenti in europa e nel mondo con cui occorre confrontarsi, avevo paura che il termine sovranismo fosse stato interpretato come una forma di Nazionalismo quasi autartico di passata memoria e vivo nei nostalgici. Quello è il passato che va sì conosciuto e apprezzato, per quello che economicamente ha realizzato, ma che va ritenuto nei termini di studio storico e politico.

    Ritengo, infatti, che sovranismo sia da definirsi sicuramente come una riconquista della sovranità nazionale, ceduta dai nostri politici ad alcune istituzioni europee quali la Commissione e la BCE ( basta leggere come funziona la Commissione per capire che il concetto di democrazia è ben lontano da quelle sale), ma tuttavia dobbiamo anche essere realistici e capire che, pur nella riconquista e difesa della sovranità nazionale non dobbiamo dimenticare la realtà socio-politica attuale e la sua realtà internazionale di cui facciamo parte o meglio dell’area o spazio geopolitico di cui siamo, nostro malgrado per qualcuno, membri. L’obiettivo quindi, secondo la mia modesta opinione, dovrebbe essere quello di riguadagnare la sovranità nazionale innanzi tutto (non solo) allo scopo di ridefinire obiettivi e funzioni dell’Europa stessa e ridefinendo a pieno i limiti accettabili per il nostro paese all’interno del grande spazio europeo, riconquistando il diritto e dovere di ridefinire le nostre strategie economico, sociali ed estere in armonia con la nostra cultura e formazione, ben distanti da quelle dei paesi del nord che oggi ci vogliono imporre il loro modo di pensare.
    Per concludere, altrimenti vi tedio oltremodo, uscire da quel “fallimento” dell’euro, che in definitiva non è moneta di nessuno Stato nazionale e nemmeno sovra-Nazionale. Si è messo il carro davanti ai buoi, come si dice, volendo creare un unione fondata sulla finanza e saltando a piè pari la politica. Una cosa così idiota che nasce il dubbio che l’euro sia stato creato per lo scopo di favorire pochi stati a danno degli altri, anche se criminale, ma così avrebbe almeno un senso strategico, altrimenti chi lo ha pensato dovrebbe tornare sui banchi di scuola.
    Comunque la cosa che più disprezzo in questo sistema dettato dalla Commissione europea è il tentativo di massificazione delle masse che passa attraverso la scuola, anche qui non ci si rendono conto che la differenza di mentalità, cultura e tradizioni determina la crescita di un popolo che si confronta con un altro, con l’appiattimento delle culture si crea ignoranza e staticità dei popoli, nessuno può dare più nulla all’altro. E se lo facessero di proposito per avere un popolo “bue”?

    Ciao a tutti
    Oscar

    • Oscar ha detto:

      A proposito di sovranismo mi sembra di non aver letto nulla circa una notizia importante di questi giorni, che in qualche modo ci interessa e dimostra come associazione non sia un luogo di raccolta per utopisti (si dice così) e/o anacronisti.

      Di cosa parlo? Ma del voto Europeo in GB.

      Del quale come al solito non si parla o se ne parla poco.
      Il partito d Farrange, l’Ukip (United Kingdom Independence Party), il partito euroscettico, ha letteralmente sconvolto il quadro politico Britannico.
      Ora ha 269 seggi guadagnandone 115 locali a spese dei conservatori e dei Lib-Democratici (che in effetti sono un alleanza).
      I Britannici, il popolo, con la loro cultura millenaria, come noi daltronde, e con il coraggio poltitico che storicamente li ha sempre distinti, a differenza di noi in questo caso, hanno capito che la libertà è sinonimo di sovranità che però non è sinonimo di razzismo come qualche giornale ha cercato di dimostrare. Hanno vinto contro i burocrati europeisti, contro il polically correct europeista, contro le minacce mediatiche e finanziarie e fregandosene degli insulti provenienti da tutta europa. Noi avremmo avuto il solito gruppo di intellettuali, che vivono solo di idee senza conoscere la realtà “vera”, che si sarebbe scandalizzato e avrebbe chiesto un cambio di rotta a seguito di critiche più o meno velate della stampa estera. Noi dobbiamo fare i compiti a casa e tutti si permettono di dirci cosa fare e con i nostri politici lo facciamo, ma i Britannici no.
      Mi costa tanto dirlo ma veramente tanto, ma da persona obiettiva (credo) devo dire: Dio salvi la Gran Bretagna.

      Relativamente all’Olanda invece, di cui tutti parlano perchè gli euro scettici hanno perso dei voti, non fa veramente testo, anche perchè senza europa non credo avrebbe, al momento, uno scopo politico.

      Buona domenica a tutti

  3. Paolo Bonacchi ha detto:

    Il concetto di SOVRANITÀ dovrebbe essere un Unicum giuridico, nel senso che si riferisce alle libere scelte di comportamento di ogni INDIVIDUO, ovvero alla sua VOLONTÀ.

    Ora, essendo la VOLONTÀ UN DIRITTO NATURALE INVIOLAVILE, INALIENABILE E IMPRESCRITTIBILE di ogni persona, come è possibile che sia riferita, allo stato, all’europa, alla moneta, alla magistratura, al parlamento, al debito, e via dicendo?

    A me sembra che possa essere attribuita unicamente al popolo come “insieme di tutti i cittadini”.

    Forse partendo da questa comune interpretazione potremo cominciare ad accettare un pricipio che sta alla base della soluzione di tutti i problemi generati dalla NEGAZIONE della “sovranità”; negazione tipica di tuti i regimi centralisti come fascismo, nazismo, comunismo, monarchia e democrazia parlamentare.

  1. 10 Agosto 2015

    […] Sovranismo e sovranista sono due neologismi che l’ARS ha individuato e definito per designare l’istanza di riconquista della sovranità da parte del Popolo e dello Stato italiani e, in definitiva, l’aspirazione ad una piena applicazione della Costituzione repubblicana del 1948 (http://www.riconquistarelasovranita.it/teoria/sovranismo). […]

  2. 10 Dicembre 2015

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  3. 11 Agosto 2016

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