PERCHE’ TORNARE ALLA PROPRIA MONETA?

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6 risposte

  1. old hunter ha detto:

    Magnifico articolo, chiaro, semplice e alla portata di tutti, anche dei più digiuni della materia come me.

    Come non essere d’accordo?

    Tuttavia, sono convinto che la volontà a monte del disastro Euro non sia affatto semplicisticamente determinata dall’avidità dei banchieri o dell’alta finanza, come lascerebbe intuire l’autore e come affermano oggi tutti coloro che criticano l’infame sistema nel quale siamo precipitati con la vergognosa complicità dei politici occidentali, nessuno escluso.

    Non era, infatti, intuibile e facilmente pronosticabile che una Banca Centrale PRIVATA e senza alcun controllo politico centrale al sistema non potesse agire da prestatore di ultima istanza? Non era parimenti chiaro che l’abolizione della Glass-Steagall avrebbe lasciato mani libere alla speculazione finanziaria da parte dei banchieri? Non si sapeva già che “in un’unione monetaria, regimi diversi portano alla perdita di benessere e a tensioni tra gli Stati”?

    No, non mi riesce possibile credere che le schiere di esperti economisti, di noti professori universitari, di celebrati pensatori e statisti che hanno ideato e sostenuto una Unione Monetaria svincolata – si badi bene – da quella imprescindibile politica, non conoscessero a priori gli effetti rovinosi ultimi della loro creazione. Costoro non erano certamente degli idioti o degli ingenui! Sarebbe veramente sciocco il pensarlo.

    Perciò, credo fermamente che si VOLEVANO ottenere gli effetti disastrosi nei quali si dibattono oggi le nazioni europee! In definitiva, che si volevano minare e distruggere gli Stati e la democrazia stessa. Oggi l’euro e l’Unione si sono rivelati essere ciò per cui sono stati concepiti: una trappola per i popoli europei.

    Si è perciò usato il sistema bancario per portarci un passo per volta all’indebitamento e alla miseria, all’abolizione dello stato sociale e dei diritti acquisiti e quindi all’incertezza del futuro, al bisogno estremo, e, tra breve, anche alla paura per indurci tutti ad accettare senza resistenza ciò che si profila all’orizzonte…

  2. Simona ha detto:

    Sono consapevole della necessità democratica per uno Stato di esercitare la sovranità monetaria; trovo che il contributo di questo articolo sia poco efficace per i seguenti motivi: la lettura non è scorrevole (non penso sia un problema di traduzione ma proprio di sintassi, di come scrive l’autore ad esempio “Lo Stato deve adottare preventivamente tutte le misure necessarie attuando tutte le norme necessarie per prevenire fallimenti bancari.”); si fa riferimento ad un realtà economica totalmente diversa da quella italiana (benché accomunata dall’€).
    Su questa pagina varrebbe la pena mettere il contributo di un autore italiano o che almeno faccia riferimento alla realtà italiana.
    Vorrei inoltre alcuni chiarimenti:
    A) “I “piani di stimolo“, la preferenza accordata agli investimenti nelle infrastrutture, ecc. sono certamente una cattiva terapia per curare i difetti del sistema creditizio. Essi non fanno che minare la stabilità della moneta e, come dichiarato dal ministro Steinbrück “bruciano” fondi di bilancio.” Non capisco in che modo gli investimenti in infrastrutture minino la stabilità della moneta o brucino fondi?
    B) che significa: “è necessaria la seguente regola: i crediti all’esportazione, con cui il governo garantisce il servizio del debito tramite una banca o il controllo della banca centrale, devono essere sottoposti a condizioni e criteri che garantiscano l’ammortamento e gli interessi. La garanzia all’esportazione per il salvataggio dei posti di lavoro non ha senso, l’era dell’”economia dei regali” (Bernhard Laum) è finita.” ?
    C)L’autore sostiene che i salari reali in Germania e Austria sono cresciuti, però proprio ieri leggevo un post di Bagnai che sostiene che siano scesi del 6% “siccome dal 2003 al 2009 i salari crescono in media all’1%, e i prezzi crescono in media al 2%, ogni anno i lavoratori tedeschi hanno perso in media un punto di potere d’acquisto (salario reale), e ogni anno per sei anni fa il 6%”.
    Grazie

    • AlbaKan ha detto:

      Gentile Simona, rispondo per quello che posso (non sono un’economista!) al tuo commento.
      Innanzi tutto non credo assolutamente che questo articolo non rispecchi la realtà italiana solo perchè è scritto da un docente di economia austriaco. L’articolo è molto lungo, e di riferimenti alla Germania o Austria, ce ne sono davvero pochi, il tema principale è nel titolo ed è spiegato molto bene poi nell’articolo, come dovrebbe comportarsi uno “Stato” rispetto alla propria sovranità monetaria, anzi dice che alla base di ogni vera “sovranità” c’è la “moneta”….e questo non può essere considerato “lontano dalla realtà italiana.
      Inoltre penso che mostrare altre realtà di paesi europei sia importantissimo perchè ci fa capire quello che succede anche a noi e o che succederà…perchè i sintomi della stessa patologia (l’euro…stampato dalla BCE) sono sempre gli stessi…il morbillo provoca esantemi in Francia come in Belgio, come in Svizzera, ecc…
      😉
      Tra l’altro i concetti principali (ma forse non tutti) li ho sottolineati in neretto…se vuoi rileggere solo quelli dando una sbirciata veloce all’articolo, ti renderai conto che non hanno nazionalità, ma sono solo dei principi fondamentali che sono validi per tutti.

      Poi nello specifico delle altre questioni…
      A) Come ho detto io non sono un’economista, questa sarebbe una domanda molto specifica da fare all’autore dell’articolo, però mi sembra che definendo gli investimenti (piani di stimolo) una cattiva terapia si riferisce “ai difetti del sistema creditizio” e non all’economia reale.
      Penso che probabilmente si riferisca al fatto che i piani di stimolo con l’attuale sitema, non siano “finanziati dallo Stato”, ma dallo stesso sistema bancario malato…però questa è una mia interpretazione, fatta in base al resto dell’articolo.

      B) Anche questo è un approfondimento troppo da “economisti”!
      Come puoi leggere anche da Wikipedia i Crediti all’esportazione sono uno strumento molto particolare di finaziamento, tanto è vero che ci sono agenzie che operano solo in questo campo (e non mi stupirei se fossero “private e operassero come quelle di rating!).

      C) Riguardo i dati sui salari, cosa vuoi che ti dica? Non so chi abbia ragione a questo punto, ma sinceramente in tutto il contesto questa forse è l’unica cosa che ci riguarda poco…visto che riguarda la Germania, non trovi?

  3. Giorgio ha detto:

    L’autore dell’articolo afferma che il debito dei paesi del sud dell’euro viene pagato dai paesi del nord dell’euro.
    L’autore dovrebbe spiegare come mai il primo ministro greco è stato fatto saltare in 24 ore dopo l’annuncio della volontà di far effettuare un referendum sull’euro ai greci (referendum che ovviamente non si è mai svolto)?
    Come mai Merkel e soci vogliono tenere Gregia, Spagna e Italia nell’euro a tutti i costi, se noi siamo un peso per le loro economie?
    Non sarà che l’obiettivo è quello di impadronirsi per pochi euro, stampati o creati dal nulla a Francoforte, di tutte le ricchezze costruite dagli italiani nei secoli e del nostro straordinario patrimonio artistico e naturale (come viene correttamente indicato in un altro articolo di questo blog), invece di lasciarci uscire dall’Euro?
    Come mai a quasi tutti i popoli europei, italiani per primi, non è consentito di esprimersi per referendum sulla volontà di far parte dell’Unione Europea e dell’Euro?
    Come mai la Gran Bretagna è proprietaria del 16% della BCE (Banca Centrale Europea) pur mantenendo la sua moneta (sterlina inglese)? La Banca d’Inghilterra ha una quota di proprietà della BCE superiore a quella della Banca d’Italia, e superiore alle quote di Spagna Portogallo e Grecia insieme. La BCE è una banca privata indipendente e sovrana rispetto all’Unione Europea, ed è la BCE che è proprietaria dell’Euro, e che presto assumerà il controllo totale di tutte le banche dei Paesi dell’Euro, con la facoltà di decidere l’apertura e la chiusura delle banche italiane, come di quelle degli altri paesi.
    Come è possibile che il Trattato di Lisbona prevalga sulla Costituzione Italiana, modificandone radicalmente molti principi fondanti, e limitando la nostra sovranità, senza che gli italiani lo votino, e neanche lo conoscano?
    Come mai Monti governa l’Italia e impoverisce gli italiani senza mai essere stato eletto da nessuno?
    Come mai il Presidente Napolitano lo ha potuto nominare Capo del Governo con un percorso che probabilmente non rispetta le leggi e la Costituzione vigente?
    Monti fa parte di una famiglia di banchieri da generazioni: è possibile che abbia il compito di svendere l’Italia ai suoi amici/superiori?
    Le decisioni che Monti assume quotidianamente sembrano andare chiaramente e velocemente in questa direzione, mentre tutti noi siamo incapaci di fermarlo, e i giornali controllati dalle banche e dalle grande imprese lo appoggiano, perché banche e grandi imprese, nazionali e internazionali, sono le prime e principali beneficiarie delle decisioni del Governo Monti.
    Nessuno, o quasi, ha trovato nulla da ridire del fatto che Monti ha messo alla guida della RAI una dipendente/dirigente della Banca d’Italia.
    La Banca d’Italia per il 95% è di proprietà della Banche private italiane, prime fra tutte, con più del 50% della proprietà insieme, Banca Intesa e Unicredit. Ne consegue che la RAI è ora guidata anche formalmente da queste banche.
    Gli avvenimenti degli ultimi 60 anni in Sud America e nel resto del mondo dimostrano che l’unico percorso per ottenere il benessere economico per i popoli è la sovranità politica ed economica, e che le isituzioni economiche e politiche internazionali (Unione Europea e BCE incluse) spesso agiscono per impoverire e depredare tutte le ricchezze del Pianeta, e per accumularle in poche mani insaziabili: gli immensi potentati finanziari e multinazionali, che prosperano anche quando compiono azioni criminali e fallimentari, perché risultano intoccabili e al di sopra di ogni legge umana.
    Giorno dopo giorno le nostre ricchezze, il frutto del lavoro di tante generazioni, e le nostre libertà ci vengono silenziosamente sottratte, spesso con la complicità di coloro che abbiamo eletto per rappresentarci e tutelare i nostri interessi.
    Gli esempi dell’Argentina, del Venezuela, del Brasile, dell’Equador, dell’Islanda sono sotto i nostri occhi, per indicarci dei percorsi a cui ispirarci, prima che sia troppo tardi per riprendere la nostra sovranità.

    • AlbaKan ha detto:

      Questo è un commento da incorniciare!
      penso non ci sia nulla da aggiungere…tranne le risposte a tutte le domande che purtroppo nessuno ci darà mai.
      Forse quella che le racchiude tutte è (quasi) tutto il mondo è governato dai mercati, dalle banche, dalle elites attraverso un esercito di gente “non eletta”.
      A riguardo vorrei precisare che che non è solo Monti a non essere stato eletto, anzi la nostra Costituzione prevede la procedura di insediamento con cui Monti è diventato primo ministro, il problema vero è che nemmeno quelli prima erano eletti, a Bruxelles non c’è nessuno eletto dal popolo, il problema è la grande truffa della “democrazia” così come ce l’hanno inculcata per anni…

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