Senza nuovi partiti politici siamo condannati ad essere servi

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4 risposte

  1. ULISSE ha detto:

    questa volta lo meriti un mio post,bravo stefano, concordo sul principio militanza/decisioni. Quale Forma-Partito costruire? questo sarebbe un buon dibattito ma che no sia come il conclave di Viterbo.

    ferraioli domenico

  2. stefanodandrea ha detto:

    Caro Domenico,

    grazie in primo luogo.

    Il dibattito sulla forma sarebbe precoce. L'ARS, come sai, ha un progetto che era a tre anni. Ora ne sono rimasti due. In questo primo anno le cose hanno funzionato moolto bene. Dobbiamo moltiplicarci per 5-6 quest'altranno e per 4-5 l'anno successivo. A quel punto, se saremo riusciti, si creerà il soggetto politico. Quindi credo che per un anno anche per ragioni scaramantiche, oltre che per la necessità di essere maturi e profondi, non conviene nemmeno iniziare la discussione.

    Individuato il principio sulla militanza, direi di escludere sia il conclave di Viterbo, sia la discussione permanente.

    Il Documento fondamentale dovrebbe entrare nello statuto e dovrebbe valere per l'intera fase politica. Sotto il profilo dei contenuti un partito non deve mutare opinione. Chi non è più d'accordo se ne va. La trasformazione PCI-PDS è stata ridicola e i risultati si sono visti. Tutti i profili del documento fondamentale vanno accettati da tutti i militanti. Chi condivide l'80%, se aderisce, porta avanti il 100% del documento. Questi capisaldi, che caratterizzano l'ARS, credo vadano mantenuti anche nel futuro auspicato movimento o partito. Tutto il resto si discute, anche perché una organizzazione che deve agire deve essere snella e agile, almeno fino a quando non abbia raggiunto una rilevante consistenza e sia entrata in almeno alcuni centri decisionali, locali o nazionali. Altrimenti ci si perde nella chiacchiera, fingendo di essere ciò che (ancora) non si è: ingannando se stessi e non riuscendo a raggiungere obiettivi invevce raggiungibili. Se ognuno tiene conto di questa fondamentale esigenza, l'accordo si trova in una giornata.

  3. Valter Abellu ha detto:

    Condivido, Stefano, la necessità di dar vita al partito che indichi.
    Il punto che ritengo centrale è come costruire la militanza. Ho dubbi circa il passaparola della rete.
    Penso che sia necessario agire con atti visibili e che portino ad attrarre l’ attenzione larga.
    Mi pare doveroso sporcarsi in competizioni elettorali di territorio all’ interno di liste locali.
    Certo ciò comporta avere come ARS o FSI proposte di territorio che rendano a generare microsovranita’.
    Non sono smanie o scorciatoie ma, solo,la ricerca di strumenti comunicativi che la rete non è strutturata dare e neppure iniziative a contenuto culturale.

  4. stefanodandrea ha detto:

    Caro Valter,
    condivido ciò che scrivi.
    La rete ci sta consentendo di mettere le bandierine in tante città d’Italia. E questa era la funzione che doveva svolgere.
    Ma noi stiamo agendo già fuori dalla rete, appena troviamo militanti che si danno da fare.
    Il 20 abbiamo presentato l’ARS a Marino (RM) e a Teramo. A Teramo sono entrati due soci e abbiamo ora una sezione di tre militanti. A Marino ne avevamo 2 e tra breve saremo sicuramente 4, oltre ad aver creato una scia di simpatia e interesse.
    Il 19 abbiamo svolto una riunione ad Avezzano nella quale 11 soci hanno incontrato 6 curiosi e simpatizzanti. Due sono già soci. Gli altri entreranno in seguito. Intanto un simpatizzante che doveva venire ed è stato assente si è associato. Dunque i nuovi soci sono 3.
    Il 26 presenteremo l’ARS a Montesilvano, il 27 sono previste tre riunioni in birreria, a Lecce, a Varese e a Terni. Il I marzo presenteremo l’ARS a Borgarello, il 6 a Conversano, in provincia di Bari e il 7 a Lucca.

    E ovviamente ci sono piccoli incontri tra soci e simpatizzanti dei quali non sono a conoscenza.

    Alle competizioni elettorali parteciperemo dal 2017: confido che in 4 città presenteremo non soltanto una lista del FSI ma anche 4 nostri candidati sindaci e liste alleate in ognuna di queste 4 città. Per quanto riguarda i singoli soci che volessero candidarsi in liste locali, hanno il nulla osta e anzi sono spinti a farlo ma non si presentano come ARS e in seguito non si presenteranno come FSI.

    Nel 2018 parteciperemo alle elezioni politiche nazionali, se si voterà nel 2018, soltanto se altri gruppi si saranno organizzati: da soli non saremo in grado. Infatti, nel dicembre 2017 noi saremo in grado di porre a disposizione di una alleanza circa 1000-1200 militanti, un quinto di quanto è necessario per effettuare un tentativo serio.

    Nel 2019 certamente parteciperemo alle elezioni regionali in Abruzzo. Nel 2020 saremo pronti quasi ovunque.

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