Gramsci: è un errore trascurare i movimenti spontanei

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2 risposte

  1. Barbaraper ha detto:

    Ho letto sia il post di fb(condiviso) sia il suo pezzo.E' chiaro che nel tratto scritto su FB l'intenzione era sottolineare che se un movimento spontaneo (istintivo e disordinato,tracciando la fotogrqafia degli avvenimenti Torinesi con gravi vicende di violenze senza alcuna motivazione oggettiva e definita) riesce a perdere il controllo e a farsi abbindolare da fazioni diverse ,ha bisogno di essere guidata alla consapevolezza .Da qui la frqase "dare una direzione consapevole ai moti spontanei" da molti interpretato come:divulghiamo cause e obbiettivi oggettivi.Magari non abbiamo interpetato bene nonostante il messaggio semplicistico sia stato molto più veloce del riesame di Einaudi.Ma alla fine di questa esplicitazione,dove trooviamo Vespri e Leonardo Da Vinci..posso chiedere una traduzione di dove voleva arrivare?

  2. stefanodandrea ha detto:

    Cara Barbara,

    il sito ha avuto alcuni problemi e mangiava i commenti.Perciò ti rispondo con ritatrdo. Questo è il commento di risposta che avevo scritto:

    "Sono passato più volte presso il presidio di Avezzano (la mia città) e ho avuto notizie da amici dell'ARS sulle caratteristiche dei partecipanti ai presidi di atre città. Dalle informazioni che ho assunto ne ho dedotto:

    i) che moltissimi partecipanti sono estremamente ingenui e sanno poco o nulla di ciò che noi abbiamo iniziato a capire e a divulgare;

    ii) che molti sono ascrivibili all'area del grillismo e tendono a considerare i gravi problemi che abbiamo come conseguenze che trovano le cause principali o uniche nei privilegi della casta, nella corruzione e nella inefficienza;

    iii) che non pochi vorrebbero l'assedio ai palazzi romani, senza nemmeno aver pensato a ciò che verrà dopo e addirittura nella convinzione di realizzare in pochi giorni una "rivoluzione". Da un lato sono estremamente ingenui, dall'altro sono pericolosi perché potrebbero essere trascinati e diretti da facinorosi e mitomani;

    iv) che alcuni sono più legati agli slogan della manifestazione – sovranità, costituzione, dignità – sebbene la loro consapevolezza sia talvolta molto modesta.

    Cosa deve fare un'associazione come la nostra che non ha un programma di ribellione, bensì un progetto più paziente, volto a costruire una frazione della futura alleanza sovranista, che crede che è dal ventre del popolo che deve emergere la futura classe dirigente sovranista e che è pienamente democratica e costituzionale, quindi ha orrore di dittature dei carabinieri (dichiarazione di Danilo Calvani) e del ribellismo sfascista?

    Certamente non può entrare nel comitato dei promotori, dove si trovano anche persone come Danilo Calvani. Però non può trascurare o disprezzare il fenomeno; deve indagare cosa c'è di positivo (Mariano Ferro è persona di eccezionale livello, per esempio); cosa potrebbe rimanere tra un paio di mesi; cercare di fare una proposta, senza tuttavia violare il dovere di non apparire come associazione (le regole vanno rispettate e la regola è che tutti i partiti e le associazioni non appaiano con nomi e singoli; anche i moltissimi grillini non vogliono che appaiano o comunque hanno accettato che non appaiano nome e simbolo del M5S). Perciò abbiamo preso alcuni contatti e tra qualche giorno cerchereno di indirizzare, nella misura della nostra possibilità, la protesta verso una certa direzione; meglio cercheremo di indirizzare il dopo protesta, perché la protesta ben presto si esaurirà, salvo riprendere in seguito, magari con altre forme e potenza.

    Insomma non si tratta di egemonizzare, visto che siamo appena all'inizio. Si tratta di incalanare parte della protesta, la migliore per noi (ossia quella potenzialmente più vicina alle nostre posizioni) verso il letto del fiume che un giorno dovrà essere in piena".

     
     
     
     

     

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