Elezioni regionali 2014: tre eccellenti notizie dalla Calabria e dall’Emilia Romagna

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2 risposte

  1. Vittorio ha detto:

    I cittadini hanno smesso di pronunciare atti di fede in cabina elettorale. Questo è sicuramente un fatto positivo. L’astensione dal voto, tuttavia, non è uno strumento di lotta politica, non produce alcun cambiamento. Anzi, quasi sempre concorre al consolidamento dello status quo e delle consorterie al potere, le quali, in presenza di alte percentuali di astensione, paradossalmente, vedono rafforzato il loro potere anche se perdono consensi. Lo stesso Monti, in un convegno del’alta finanza tenutosi a Milwakee nel 2013, ebbe a dire che uno dei maggiori problemi dell’Italia era che si votava troppo spesso e che troppa gente ancora non aveva perso il vizio di recarsi alle urne (diversamente da quanto accade negli USA !!!!). Le dichiarazioni di Renzi all’indomani del voto richiamano la medesima scuola di pensiero di Monti. Fatte queste considerazioni, mi sembra di poter affermare che il Nostro momento è già arrivato. Uniamoci e presentiamoci agli italiani. Rottamiamo questi burattini di cartapesta prima che loro rottamino la democrazia conquistata col sangue dei padri.

  2. Durga ha detto:

    Concordo sostanzialmente con il commento precedente. Aggiungerei pero’ che, giudicando dalla quasi assenza di iniziative di ARS in Lombardia e in una citta’ importante come Milano, forse ARS ritiene (o vi e’ costretta) di dover lasciare il compito di rappresentare le posizioni euroscettiche a Nord del Po alla sola Lega.

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